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Nella selezione l'immagine è ...

Intervista a Gianni Girelli - Trainer, Consultant & Senior Partner di Penta

Come è cambiato il selezionatore in azienda?

L'immagine dei selezionatori a volte è di persone che cercano le coincidenze delle caratteristiche del candidato rispetto a quanto stabilito tra il selezionatore e l'azienda cliente, in altre parole il candidato con il maggior numero di coincidenze tra SKILL posseduti e le attese dell'azienda. 

Spesso, invece, viene preferito il candidato che può avere anche un titolo di studio diverso da quello previsto, ma compensato con una esperienza nel settore di riferimento, oltre che possedere competenze trasversali e/o manageriali.

Inoltre vi sono molti punti della selezione che non vengono espressi nella JOB DESCRIPTION, ma che poi durante il colloquio vengono indagati e spesso fanno scegliere un candidato.

Riassumendo la prima parte, cosa serve per una buona selezione?

  • coincidenza con le ASPETTATIVE dell'azienda
  • esperienza nel settore
  • un selezionatore un po' detective

Quali sono gli indicatori che tu usi?

L'immagine iniziale è fondamentale per cominciare bene: l'educazione, il saper ascoltare, il modo di porsi, sono caratteristiche che vanno al di là delle mere competenze tecniche e che daranno la possibilità di avanzare o meno nelle varie fasi di selezione.

La gentilezza del tono, della postura, il lessico corretto ed il sapersi presentare, l'ascoltare le domande senza interrompere, ecc ... sono tutti indicatori di aver a che fare con un BUON CANDIDATO (sempre se ci sono le conoscenze tecniche previste).

Oltre all'aspetto relazionale, altri indicatori che vanno oltre le competenze tecniche specifiche sono: la motivazione (che non deve essere la solita banale e scontata crescita personale e professionale); la logistica con possibilità di trasferte e trasferimenti e il livello di inquadramento, retribuzione e benefit che deve essere in linea con le offerte. 

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