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Compliance fiscale e doganale: perché è strategica per le imprese

Nel commercio internazionale l’IVA non è solo un adempimento: è un fattore di rischio che può incidere su costi, tempi e reputazione. Con oltre vent’anni di esperienza al fianco delle imprese, l’Avvocato. Fabrizio Manca ci aiuta a fare luce sulle criticità più frequenti e sul valore di una formazione specialistica in ambito AEO.

1. Quali sono le principali criticità che le imprese italiane incontrano nella gestione dell’IVA quando operano con l’estero?

Ritengo che la prova di avvenuta consegna dei beni all'estero, sia UE che extra-UE, sia la principale criticità, dovuta soprattutto al fatto che nella maggior parte dei casi il trasporto è curato dalla controparte estera (cessioni con resa Incoterms EXW).

2. Come si intrecciano le normative IVA con le procedure doganali nei regimi speciali di import/export?

L'interazione tra le due normative è molto forte, sia nel ciclo attivo (proprio per la necessità di dare prova dell'avvenuta uscita dei beni dall'UE attraverso il codice alfanumerico MRN presente nelle bollette doganali), sia nel ciclo passivo (per la necessità di giustificare il diritto alla detrazione dell'Iva attraverso il Riepilogo ai fini contabili della bolletta di import, reso disponibile dall'Agenzia Dogane nel proprio portale).

3. Quanto è strategico per un’azienda acquisire padronanza della disciplina IVA in ottica di compliance AEO e di riduzione dei controlli doganali?

Essere conformi dal punto IVA nelle operazioni export e import è sicuramente un tassello strategico, tenuto conto che molti accertamenti da parte dell'Amministrazione finanziaria vertono proprio su questi temi.

4. Cosa rende, secondo lei, questo Master particolarmente efficace nel preparare i professionisti a gestire le complessità fiscali e doganali?

Avere contezza delle "regole del gioco" e strutturarsi per essere conformi è la base strategica per poi sviluppare il proprio business verso l'estero.

5. Lei ha esperienza diretta con le imprese del territorio: quali vantaggi concreti hanno riscontrato quelle che hanno investito in formazione AEO?

Velocità nelle operazioni doganali, minori controlli in Dogana, gestione più snella dei regimi speciali, incremento del prestigio a livello commerciale non soltanto nei rapporti con l'estero, ma anche nei confronti delle altre aziende italiane.

6. In oltre 20 anni di esperienza, quali cambiamenti ha visto nel rapporto tra fiscalità e commercio estero?

Partendo dal presupposto che l'evoluzione sul tema negli ultimi anni è stata decisamente importante, soprattutto per l'avvento delle comunicazioni/fatture/applicazioni elettroniche che hanno sostituito la carta/timbri a mano, le criticità in capo agli operatori nazionali che si rapportano con l'estero non sono cambiate più di tanto, avendo alla base una complessità di gestione non indifferente.

La padronanza della disciplina IVA e delle procedure doganali è ormai un requisito per competere su scala globale. Investire in una formazione mirata – come il Master per Responsabile per le questioni doganali in ambito AEO con acquisizione degli standard pratici di competenza - significa dotare l’azienda di competenze che riducono i rischi, accelerano i processi e rafforzano la propria credibilità sui mercati internazionali. 

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