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Progetto su food&beverage “OH!”- L’esperienza dei partecipanti: Hanta

Il mondo del food truck già un po’ lo conosci, perché hai deciso di partecipare al progetto?
Ero in procinto di prendere piena gestione di un food truck itinerante e, come tutte le attività, era indispensabile avere qualche nozione in più. Mi è sembrato quindi corretto, nei confronti del mio nuovo lavoro, avere un supporto di persone che avevano proprio creato questo corso.

Ho letto sui social la promozione e calzava a pennello sulle mie esigenze. Io vengo da un altro mondo lavorativo quindi sentivo di avere tante cose da imparare.

Qual è la cosa che ti è piaciuta di più?
Tutta la prima parte di teoria è stata molto interessante (dall’HACCP ad altre formazioni specifiche), per confrontarsi con le persone, capire meglio sé stessi e cercare di capire eventuali errori per evitare di ripeterli. Ed essere là, vedere che anche altre persone avevano la voglia ed esigenza di sistemare alcune cose è stato bello, entusiasmante.

Poi è stato bellissimo il percorso che abbiamo intrapreso con Paolo, proprietario di Pac’s Food (il food truck con cui abbiamo fatto la formazione pratica), perché lui arrivava dappertutto, arrivava ovunque, arrivava da tutti e faceva tutto: è stato proprio un mentore, che ci ha fatto vedere aspetti del lavoro che non avevo mai considerato. E mi ha tolto alcune paure, perché mi ha fatto vedere come da un furgone possano uscire diverse proposte. E questo lo abbiamo fatto anche in laboratorio in 311 Verona, quando a gruppi abbiamo creato dei menu su esigenze specifiche, o nella formazione in Penta Formazione dove abbiamo sviluppato la “nostra” idea di food truck. Ci siamo posti delle domande da non dare per scontate.

Un’altra cosa che avevi detto essere interessante è la formazione sui social.
Sì, quella è la chiave che fa funzionare tutte le cose. Una volta che si è preparato il “piano di azione” bisogna metterlo in piazza e quindi abbiamo fatto un percorso con Sofia Faccioli, la quale ci ha spiegato che, oltre alla parte pratica sul food, c’è tutto un lavoro di comunicazione e di marketing che è indispensabile.

Cosa ti porti via da questo corso?
Dopo la conclusione del progetto con il servizio in 311 Verona, adesso gestisco la mia attività. Sono già andata a sistemare alcune cose che andavano sistemate.

Dal corso mi porto via tutte le critiche che fanno aprire gli occhi sulle esigenze che bisogna accogliere. Tante cose che solitamente non si fanno per paura.

Quindi dal corso mi porto via  un po’ di coraggio, la sicurezza che è indispensabile provare sempre e la consapevolezza che si può chiedere un parere, dalla cui risposta poi si può capire cosa fare per sistemare e migliorare. Ora so che se si sta fermi, se non ci si muove, non succede mai niente.

C’è altro che vuoi aggiungere?
Sì, che ho conosciuto due nuovi amici. Ho legato molto con Adonai e con Greta, ed è un’amicizia che è nata al corso. Con la fine del corso non ci siamo assolutamente persi di vista, anzi, ho scoperto in loro delle persone a cui voglio bene.


OH! – Opportunity Hub è un progetto di formazione pensato per venire incontro ai giovani che stanno cercando un’esperienza professionalizzante, promuovendo un corso di alta qualità, per favorire la ricerca del lavoro grazie alla specializzazione in un settore, quello del Food & Beverage, che permette sia di trovare spazio all’interno di aziende, sia di porre le basi per sperimentarsi in progetti personali.

Il progetto è promosso dalla Cooperativa I Piosi in collaborazione con Fondazione Edulife e Penta Formazione, con il sostegno di Fondazione Cariverona.

Scopri di più sul progetto OH!: https://www.oh-opportunityhub.com 

 

Leggi anche la testimonianza di Adonai: https://www.pentaformazione.it/news/progetto-su-food-beverage-oh-l-esperienza-dei-partecipanti-adonai~189.html 

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