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Il Futuro del Disegno 3D ... manifattura o videogiochi?

Intervista a Paolo Cappelletto                                                              

Designer & docente certificato Penta Formazione per Inventor e Rhinoceros  

Qual è il segreto per far funzionare un progetto 3D? 

“Un progetto funziona e ha successo se riesce a coinvolgere gli utenti per cui è pensato, ed i primi utenti a cui ci si rivolge di solito sono i committenti. Ecco che si capisce perché la design visualization ha, come dire, una certa importanza!”.

Questo il succo del primo scambio di battute che abbiamo avuto con Paolo Cappelletto, designer che da anni collabora per con diverse aziende occupandosi di sviluppo prodotto, riguardo la sua esperienza nell'utilizzo di rendering e strumenti per la realtà virtuale.

Ma qual è il legame con il mondo dei videogiochi?

“Il design ha da poco iniziato ad introdurre strumenti di visualizzazione che principalmente sono impiegati per la realizzazione dei videogiochi. La ragione principale risiede nella necessità di promuovere esperienze sempre più gratificanti ed immersive per i clienti. Ma non solo.”

C'é dell'altro?

“La visualizzazione non si limita solo al marketing di un oggetto, ma serve anche a valutare l'impatto complessivo delle scelte progettuali, quindi è molto importante che il processo modella-visualizza-modifica sia il più veloce ed intuitivo possibile.”

Esistono degli strumenti che più di altri si sono distinti in questo ambito?

“No, perché il problema risiede nell'integrazione attuale con gli strumenti CAD che il designer usa quotidianamente. Al momento perlopiù ci si limita ad esportare una mesh poligonale in software come Unity o Unreal, che in pratica sono dei motori per videogiochi creati appositamente per definire l'animazione, l'interazione e la renderizzazione di una scena in 3D.”

Quindi per il CAD tempi duri...

“Siamo all'inizio, anche se alcune soluzioni si sono già viste. Nella fascia high-end di mercato abbiamo Autodesk VRED che supporta l'HDM (Head Mounted Displays) di Oculus. Per Rhinoceros invece è disponibile il plug-in MindDeskVR (http://www.mindeskvr.com/) che prevede anche l'utilizzo del visore HTC Vive. Infine V-Ray per Autodesk 3DStudio funziona molto bene. Ma tutti i principali motori di rendering stanno proponendo le loro soluzioni, quindi a breve ne avremo per tutti i gusti!”

Che competenze servono per iniziare ad utilizzare questi nuovi prodotti?

“Quelle classiche che si utilizzano per il rendering e che si possono maturare su software come Autodesk 3DStudio, come la creazione di materiali, texture, gestione UV e saper risolvere i problemi legati a conversione da superfici a mesh. Il processo di virtualizzazione è gestito interamente dai plug-in di rendering. L'importante è anche saper creare modelli 3D molto dettagliati.

Il passo decisivo per entrare in questo fantastico mondo?

Curiosità, determinazione e  poi caschetto VR in testa ben allacciato e via!

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