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BIM obbligatorio negli appalti: SI o NO?

Il 19 aprile 2016 è entrato in vigore il Codice appalti dlgs 50/2016, che riscrive la disciplina dei contratti pubblici sul territorio italiano e ha come obiettivo quello di favorire il progressivo utilizzo di strumenti elettronici, ad esempio la modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nel cui ambito rientra il BIM (Building Information Modeling). 

L’art. 23 comma 13 prevede esplicitamente che le stazioni appaltanti possano già richiedere per le nuove opere e per interventi di recupero, in maniera prioritaria per gli interventi più complessi, l’uso dei metodi e strumenti elettronici specifici, che devono avere le seguenti caratteristiche:

  • piattaforme interoperabili;
  • utilizzo di file aperti e non proprietari.

Il nuovo Codice appalti non prevede quindi ancora l’obbligatorietà dell’uso del BIM, ma spinge invece verso l’utilizzo progressivo del BIM stesso.

L’utilizzo di tali metodologie costituirà, inoltre, un parametro di valutazione dei requisiti premianti nell'assegnazione dei lavori.

Tuttavia, il Building Information Modeling, e in generale gli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, hanno tutte le caratteristiche per poter diventare presto obbligatori viste le loro eccezionali potenzialità e lo sviluppo che stanno avendo.

Per meglio comprendere la possibile evoluzione del settore si ritiene utile approfondire velocemente lo stato dell'arte negli altri paesi europei:

  • Francia
    La Francia già nel 2014 ha proposto l’uso del BIM e nel 2015 il Ministero per l’Abitazione ha finanziato una serie di progetti pilota in ambito BIM e costruzioni. Dal 2017 dovrebbe diventare obbligatorio per i progetti finanziati dallo Stato.
     
  • Spagna
    Non è stata ancora definita nessuna data precisa per l’utilizzo del BIM come un obbligo di legge, anche se le discussioni si concentreranno su un mandato graduale per i diversi settori con un possibile punto di partenza dal 2018.
     
  • Inghilterra
    Il Regno Unito è uno dei Paesi più attivi per quanto riguarda l’utilizzo del BIM. Già nel 2000 è stata avviata l’AEC (Architectural, Engineering and Construction) UK CAD Standards Initiative, ricostituita nel 2009 per far fronte alla necessità nel settore dell’AEC del Regno Unito di uno standard per un ambiente di progettazione BIM. Il Governo sta attuando un piano al fine di rendere obbligatorio l’utilizzo del BIM per la realizzazione di opere pubbliche.

Per concludere nel video sottostante si può vedere cos'è possibile fare con uno dei più diffusi software BIM: Autodesk Revit. Questi sono i massimi livelli di applicazione, ma il software viene ampiamente utilizzato anche nella progettazione quotidiana di piccoli edifici o impianti da parte di architetti, ingegneri e geometri.

 

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